L’acidosi è la disposizione dell’organismo a sviluppare troppa acidità. Questo accade quando il corpo perde la sua riserva alcalina.
In campo medico si intende uno stato caratterizzato da una concentrazione di ioni idrogeno (1), superiore al normale, in qualsiasi fluido o tessuto, con il conseguente abbassamento del pH (2). La concentrazione di ioni idrogeno è essenziale in quanto permette la normale funzione di quasi tutti gli enzimi del nostro organismo, quindi, le sue modifiche alterano la funzione di quasi tutte le cellule del nostro corpo.
(1). Ione idronio è il termine utilizzato in passato per indicare il catione ossonio, detto anche idrossonio, idrogenione. Il catione è responsabile del carattere acido di tutte le sostanze in ambiente acquoso
(2). Il pH è una scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione acquosa. Un eccesso di ioni idrogeno nel corpo umano è causa di acidità e la sigla pH significa proprio “potentia Hidrogeni”.
L’acidosi è quindi uno stato abbastanza pericoloso del nostro organismo e può essere metabolica o respiratoria.
I diabetici sono spesso soggetti ad acidosi e le ulcere allo stomaco sono legate a questa condizione.
I SINTOMI e i DISTURBI che lo stato di acidosi può provocare:
–stanchezza, sonnolenza post prandiale
–occhi infossati
-sofferenza della mielina (Sostanza costituita per il 70-80% da lipidi e per il 20-30% da proteine, riveste come una guaina le fibre nervose) del sistema nervoso
-pressione sanguigna anormale, asma cardiaca, palpitazioni
-disbiosi intestinale con tutti problemi correlati, feci secche, dure e maleodoranti accompagnate da una sensazione di bruciore all’ano, stipsi alternata a diarrea, stipsi cronica.
–infiammazione dell’apparato gastroenterico, gastrite, esofagite, disfunzione epato-biliare, sensazione di pienezza di stomaco.
-difficoltà a deglutire, bruciore alla bocca e/o sotto la lingua, denti sensibili, afte e stomatiti
-disfunzioni tiroidee, alterata tolleranza glucidica
-stati infiammatori nei tessuti
-aumento delle tossine e quindi dei radicali liberi
-malattie reumatiche
-irregolarità mestruali
Normalmente l’acidosi viene sottovalutata, malgrado la gravità dei disturbi che può procurare. Il livello di acidità del nostro organismo va perciò tenuto sotto controllo. E’ un disturbo diffusissimo nel mondo sia negli adulti che nei bambini (nella maggioranza dei casi causata da un erroneo comportamento alimentare, ma anche da stress e vita sedentaria).
CAUSE dell’acidosi
–Disturbi renali (es. insufficienza renale) o deficit nell’escrezione di ioni idrogeno,
-disturbi epatici e surrenali.
-accumulo di acido ß-idrossibutirrico (1). e di acido acetoacetico (1). (come nel diabete mellito o nel digiuno protratto).
(1) . Corpi chetonici che si formano in condizioni particolari.
-aumentata produzione di acido lattico, da degradazione anaerobica di glucosio, a seguito di un’attività fisica molto intensa o di ipossia (2).
(2). Condizione patologica determinata da una carenza di ossigeno nell’intero organismo (ipossia generalizzata) o in una sua regione (ipossia tissutale). Il segno più tipico dell’ipossia tissutale è il pallore della cute e delle mucose in specifiche sedi del corpo (palmo della mano, padiglione auricolare, mucosa dell’interno delle labbra e della congiuntiva palpebrale.
-accumulo metabolico di HCl (acido cloridrico (3).) e di H2SO4 (acido solforico (4).) da eccessiva assunzione di proteine animali
(3). E’ il principale costituente del succo gastrico. E’ corrosivo.
(4). Prodotto dall’ossidazione dello zolfo contenuto negli amminoacidi solforati.
-perdite massive di HCO3 (5). (per danno renale o diarrea).
(5). Idrogeno carbonato. Rappresenta il sistema tampone dei liquidi interstiziali nel mantenimento dell’equilibrio acido – base del pH
-cattiva alimentazione in generale: assunzione eccessiva di alimenti acidificanti (proteine animali, cereali, legumi, zucchero, tè, caffè, alcol).
-scarsa assunzione di cibi alcalinizzanti come frutta e verdura.
-un insufficiente apporto di liquidi.
-carenza di oligoelementi e vitamine.
-eccesso di niacina (vit. PP o B3) e/o vitamina C.
–obesità.
–emozioni e stati d’animo come rabbia, paura, ansia, collera, preoccupazione.
–tossiemia (Accumulo nel sangue di una grande quantità di prodotti tossici che possono essere prodotti dallo stesso organismo o provenire dall’esterno). Ingestione di additivi chimici, di prodotti chimici presenti nell’acqua, assorbimento di sostanze tossiche contenute nei prodotti sintetici, nelle vernici, nella plastica, negli antiparassitari e di fertilizzanti e pesticidi spruzzati nei prati
-assunzione di alcuni farmaci, per esempio l’aspirina o gli antibiotici
-sostanze provenienti dall’inquinamento (fumo di sigarette, agenti inquinanti presenti nell’atmosfera, materiali presenti nelle otturazioni dell’amalgama dentaria, materiali tossici provenienti da costruzioni, alcuni prodotti tossici che si formano in casa, nei mobili, nelle muffe, nei tappeti)
-abitare vicino a centrali elettriche, nucleari, o vivere in un ambiente (anche in casa) in cui c’è eccessivo elettrosmog.
COME CONTROLLARE l’acidosi: Test acido e alcalino
Il metodo migliore è il controllo dell’acidità delle urine, soprattutto nello squilibrio alimentare. E’ possibile acquistare le cartine indicatrici di pH (oppure utilizzare un pHmetro elettronico) e applicarci saliva e/o urina. Il test deve essere eseguito prima dei pasti o almeno un’ora dopo aver mangiato, oppure la seconda urinazione del mattino.
La cartina cambierà colore indicando se il sistema corporeo è troppo acido o troppo alcalino.
- CARTINE TORNASOLE
Il pH: valutazione ed importanza
Il pH in medicina è l’unità di misura attraverso la quale si determina l’acidità, la neutralità e l’alcalinità di un liquido organico.
Valori di pH pari a 7 corrispondono alla neutralità, valori inferiori a 7 indicano acidità e valori superiori a 7 indicano alcalinità/basicità.
Un eccesso di ioni idrogeno nel corpo umano è causa di acidità e la sigla pH significa proprio “potentia Hidrogeni”.
Molti processi metabolici che ci mantengono in vita, trasformando gli alimenti e l’ossigeno in energia, producono scorie acide. Queste ultime vengono eliminate tramite dei sistemi “tampone” che sono in grado di rimuovere piccoli carichi acidi attraverso i polmoni, il fegato, i reni e la pelle.
Quando le quantità di scorie superano quelle che il nostro organismo è in grado di eliminare insorge l’acidosi tissutale, ovvero un sovraccarico di sostanze acide “parcheggiate” in alcuni tessuti, in particolare nella matrice extra-cellulare, in attesa di essere neutralizzate e poi smaltite.
Qualsiasi sostanza con un pH sotto il 7.0 è acida, mentre qualsiasi cosa sopra il pH 7.0 è alcalina. Il tasso ideale di pH per saliva e urina è da 6.0 a 6.8. Il corpo è per natura un po’ acido, quindi i valori inferiori a un pH 6.0 sono considerati troppo acidi, e i valori superiori a un 6.8 troppo alcalini. Gli alimenti che producono alcalinità dovrebbero essere consumati quando il corpo è troppo acido, e quelli che formano acidità quando il pH è troppo alcalino. Alimenti a bassi livelli acidi e bassi livelli alcalini sono considerati neutri.
Analisi del pH nelle urine.
Questa rilevazione quindi può essere effettuata con le strisce indicatrici del pH che si possono acquistare in farmacia. La fascia in trasparenza, nella tabella, evidenzia i valori di pH fisiologici nel corso della giornata. Quando le misurazioni si discostano ripetutamente da questa curva, si è in ACIDOSI TISSUTALE.
Ore 6.00 | Ore 12.00 |
Ore 9.00 | Ore 15.00 |
Ore 18.00 |
In assenza di patologia conclamata, la causa più frequente di acidosi è da ricercare nella dieta e negli altri fattori citati precedentemente.
Per valutare la propria personale condizione si dovrebbero effettuare le misurazioni del pH delle urine per alcuni giorni, annotando contemporaneamente l’ora della misurazione stessa.
In caso di ACIDOSI
In caso di valori del pH ripetutamente acidi e che si discostino notevolmente dalla curva ideale, è necessario modificare il proprio stile di vita.
-aumentare l’assunzione di alimenti alcalinizzanti. Bisogna tenere in considerazione che gli alimenti alcalinizzanti (frutta e, verdura) dovrebbero rappresentare sempre una buona parte (50%) nel nostro introito di cibo giornaliero.
-integrare l’alimentazione con prodotti specifici a base di sali minerali alcalinizzanti.
-assunzione quotidiana di liquidi, acqua o tisane, nella misura di almeno 1-1,5 litri limitando il consumo di caffè, tè ed alcolici.
–ridurre la quantità di carne bovina e suina.
–evitare alimenti grassi, cereali, cracker, fagioli, farinacei, pasta, uova e zucchero.
–migliorare l’apporto di ossigeno nell’organismo attraverso una giusta e regolare attività fisica (una semplice passeggiata o camminata nei boschi) che permetta di migliorare l’apporto di ossigeno e promuovere il rilascio di acido carbonico sotto forma di anidride carbonica. Evitare, se possibile, situazioni che generano stress. Imparare a respirare profondamente.
-agevolare l’eliminazione di sostanze acide e stimolare gli organi deputati alla disintossicazione dell’organismo. Molte piante possono essere di aiuto per raggiungere questo obiettivo.
-anche le saune possono risultare utili salvo controindicazioni mediche.
Conclusioni
La misurazione del pH nelle urine rappresenta un presidio pratico, non invasivo e affidabile per la definizione dello stato di acidosi metabolica. L’utilizzo clinico della misurazione del pH urinario costituisce uno strumento molto utile che permette un tempestivo intervento terapeutico identificabile con cambiamenti dietetici e integrazione di sostanze alcalinizzanti la cui finalità consiste nel ripristinare l’equilibrio acido/base da cui dipende la buona funzionalità di tutto il nostro organismo.
Un pH fortemente acido (inferiore a 5,9) nelle prime urine del mattino induce il sospetto di stato di acidosi, sono quindi necessari approfondimenti:
-studio frazionato dell’acidità in più campioni di urine raccolte nell’arco della giornata.
-studio della funzionalità renale e analisi del regime dietetico.
ALIMENTI a contenuto ALCALINO | ALIMENTI a BASSO contenuto ALCALINO |
ACQUA PURA non gasata | ALBICOCCHE |
AGLIO | ALBICOCCHE SECCHE |
ALGHE MARINE | AMARANTO |
ANGURIA | ANANAS |
ARANCIA | BANANE |
AVOCADO | CANNELLA |
BICARBONATO di SODIO | CASTAGNE |
BROCCOLI | CAVOLFIORE |
CAVOLO VERZA | CETRIOLI |
FRUTTA in genere | CILIEGIE |
INVIDIA | ERBA CIPOLLINA |
LAMPONI | FAGIOLI LIMA |
LENTICCHIE | FICHI |
LIME | GRANO SARACENO |
LIMONE | LATTE CAPRINO |
MANGO | LATTICINI FERMENTATI (yogurt) |
MELASSA | LATTUGA |
MELONE | MANDORLE |
MIGLIO | MELANZANE |
MISO | MELASSA (l’estratto) |
MORE | MELE |
PAPAIA | MIELE |
PATATE | NOCE di COCCO (fresca) |
PEPERONI | NOCI BRASILIANE |
POMPELMO | PEPE |
SALE MARINO | POMODORI |
SCIROPPO d’ACERO | PREZZEMOLO |
SEMI di PAPAVERO | QUINOA |
SOIA | RADICCHIO ROSSO |
UVA | RADICCHIO VERDE |
UVA SECCA | SALSA di SOIA |
VEGETALI | SEMI di LINO |
SEMI di ZUCCA | |
SESAMO | |
TE’ VERDE | |
UOVA di QUAGLIA | |
YOGURT | |
ZENZERO radice | |
ZUCCA |
ALIMENTI a BASSO contenuto ACIDO | ALIMENTI a contenuto ACIDO |
AGNELLO | ACETO |
ARACHIDI | AFFETTATI |
ASPARAGI | ALCOL |
BIETOLE | ARAGOSTA |
CAROTE | BIBITE GASSATE |
CAVOLETTI di BRUXELLES | BIRRA |
CEREALI (la maggior parte) | BURRO |
CIPOLLE | CACAO |
CURRY | CAFFÈ |
DATTERI | CARNE ROSSA |
FAGIOLINI | CARRUBE |
FRAGOLE | CECI |
FRUTTA GLASSATA | CIOCCOLATA |
FRUTTA in SCATOLA | CIOCCOLATO |
FRUTTA SECCA (Solforata) | CONFETTURE con ZUCCHERO bianco |
GELATO alla CREMA | CRAUTI |
GELATO al LATTE (fatto in casa) | CROSTACEI |
KAMUT | FAGIOLI |
LATTE di SOIA | FARINA d’AVENA |
LATTE VACCINO | FARINA di MAIS |
MAIS | FARINACEI |
NOCE di COCCO (essiccata) | FORMAGGI FRESCHI |
OLIO d’OLIVA Biologico | FORMAGGI LAVORATI (fusi) |
OLIO di SEMI Biologico spremuto a freddo | FORMAGGIO GRANA |
PISTACCHI | FRITTI |
RISO d’ACQUA | KETCHUP |
RISO INTEGRALE | LEGUMI |
SEMI (la maggior parte) | LIEVITO |
TACCHINO | MAIALE |
TUORLO d’UOVO | MELOGRANO |
ZUCCHINE | MOLLUSCHI |
MOZZARELLA | |
ORZO | |
PASTA | |
PECORINO | |
PEPERONI | |
PESCE | |
PISELLI FRESCHI | |
PIZZA | |
POLLAME | |
PRODOTTI da FORNO | |
OLIVE | |
SALUMI | |
SENAPE | |
STRUTTO | |
TAGLIATELLE | |
TE’ | |
UOVA | |
VINO | |
ZUCCHERO |
Gli agrumi…
Sebbene possa sembrare che gli agrumi abbiano un effetto acidificante, l’acido citrico che contengono in realtà ha un’azione alcalina sull’organismo. Per il trattamento dell’acidosi si possono assumere piccole quantità di agrumi da aumentare gradualmente.
Note: Le prugne secche, i mirtilli neri e susine formano acidità, predisponendo l’organismo a questa condizione. I frutti crudi diventano acidi se viene loro aggiunto zucchero.
Formano acidi anche liquori, farmaci, aspirina, tabacco e aceto.
INTEGRATORI NATURALI
- BASEMIX Alcalinizzante (Biogroup): Favorisce il ripristino e il mantenimento dell’equilibrio acido-basico in caso di acidosi tissutale acuta e cronica dell’organismo. – Adulti: Una bustina da 5 g di polvere sciolta in un bicchiere d’acqua, a digiuno, la sera, prima di andare a letto. In caso di forte stato acidosico la dose può raggiungere tre bustine nell’arco della giornata, per un mese. Ripetere il test.
- REFLUDOL DOLOMITE Composta: polvere, assumere 1cucchiaino 3 volte al giorno in poca acqua: agisce favorevolmente sul mantenimento delle fisiologiche condizioni del pH dello stomaco.
OLIGOTERAPIA – Oligoelementi
- Potassio Equisetum K 7 oligogranuli da sciogliere sotto la lingua alla mattina a digiuno. Incrementa il metabolismo. Aiuta a mantenere il giusto pH nel sangue.
FITOTERAPIA
- LUPPOLO SYS Tintura spagyrica: assumere 25 gocce di soluzione idroalcolica in un po’ d’acqua, 2-3 volte al giorno. Proseguire il trattamento per 2 mesi. Favorisce il rilassamento in caso di stress, ha proprietà eupeptiche e antispasmodiche. Utile come coadiuvante nelle dispepsie, ipocloridrie, insonnia e micosi cutanee.
SUGGERIMENTI
- Consumare tutti i giorni il brodo di patate, pelarle e fare fette da circa 2 centimetri. Affettare una carota e un gambo di sedano e mettere il tutto a lessare in una pentola coperti d’acqua, per mezz’ora. Insaporire con aglio e cipolla. A fine cottura, filtrare e servire.
- Esternamente, applicare delle compresse di zenzero nella zona dei reni.
Esercizi di RESPIRAZIONE
Tutti i giorni per 10 – 15 minuti è utile concentrarsi sulla respirazione, se fatta bene, diviene una forma di meditazione perché libera la mente da pensieri negativi e da preoccupazioni, rinforzando il pensiero solamente sul respiro. Favorisce inoltre la peristalsi addominale, il diaframma è coinvolto in primo piano, il respiro svolge un’azione di massaggio agli organi interni e ossigena le cellule di tutto l’organismo.
Attività fisica
Il bambino è nato per camminare e non per stare fermo. Fare attività fisica, o una semplice passeggiata, permette di eliminare scorie metaboliche, migliorare l’efficienza dell’insulina, ridurre il tono simpatico (riduzione dello stress). E’ rilassante e distensiva (produzione maggiore di endorfine), previene la stipsi, aiuta il cuore; è antidepressiva. Favorisce una buona qualità del ritmo sonno veglia, controlla l’eccesso di calorie e migliora l’efficienza circolatoria. Riduce i dolori e rinforza ossa, muscoli e articolazione. Ci mette inoltre in contatto con la natura e con i suoi quattro elementi (acqua, terra, aria e fuoco). Un buon equilibrio del corpo determina una risposta mentale più pronta più efficace. L’attività fisica è una terapia di primo livello per l’acidosi.
DIETA ANTI – ACIDO per BAMBINI (sotto controllo del pediatra)
Dieta tipo per correggere l’acidosi in un bambino.
Ricordiamo nuovamente che gli alimenti acidificanti, sono purtroppo i più comuni nella nostra alimentazione, cereali, legumi, carni, pesci e crostacei, albume d’uovo, latte, formaggi (esclusi alcuni), porri, cipolla, scalogno, dolci, alcool, caffè. Tra gli alimenti alcalinizzanti troviamo: tuorlo d’uovo, ricotta, yogurt, verdure (escluse alcune).
E’ preferibile consumare alimenti biologici, ridurre al massimo il consumo di carne ed evitare di cuocere eccessivamente i cibi.
Preferire la frutta dolce e semi acida, in giornata mangiare preferibilmente la frutta dello stesso gruppo. La frutta acida e oleosa va mangiata da sola.
Colazione
-frutta di stagione e yogurt;
-oppure orzo con fette biscottate integrali più marmellata fatta in casa o naturale;
-oppure centrifuga di mele e carote.
Spuntino
-frutta di stagione.
Pranzo
-prima di pranzare bere un bicchiere abbondante d’acqua.
-primo piatto: Cereali integrali.
-secondo: Pesce, verdura cotta (a vapore o alla griglia) e verdura cruda.
-oppure tuorlo d’uovo e verdure.
Merenda
-frutta di stagione più uno yogurt oppure frutta oleosa (mandorle, arachidi, nocciole, pinoli, noci).
Cena
-prima della cena bere un abbondante bicchiere di acqua.
-Primo: riso al pomodoro, ricotta e verdure, eventualmente anche patate (oppure minestra di riso con verdure).
L’acqua che “basifica”
È indicata un’acqua minerale bicarbonata e/o solfata. Il bicarbonato e il solfato facilitano l’attività di fegato e pancreas e favoriscono l’azione degli enzimi digestivi, riducendo l’acidità dello stomaco.
PERCHÉ’ BERE ACQUA ALCALINA
Per vivere al meglio ci vuole un’abbondanza di energia, vitalità e benessere. L’acqua alcalina ionizzata, carica di elettroni e con una struttura molecolare ideale, favorisce una profonda idratazione, depura il corpo dalle tossine, alcalinizza e ossigena l’organismo agendo al tempo stesso da potente antiossidante.
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I consigli e i suggerimenti che troverete nel sito non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante