CARCIOFO Cynara scolymus

Nome Volgare della Pianta: CARCIOFO

 

Nome Latino: Cynara scolymus L.

 

Famiglia: Asteracee o Composite

 

Origine e descrizione: Grande erba perenne alta circa 1 metro originaria dell’Europa meridionale, Nord Africa e isole Canarie ma ampiamente coltivato.

 

Parti della pianta utilizzate: La droga è costituita dalle foglie

 

Principi attivi e sostanze contenute nella pianta: I suoi principi attivi sono: cinarina, flavonoidi, cinaropicrina, sali minerali, acidi organici

 

Proprietà: Tra le attività principali svolte dal Carciofo si ricordano soprattutto quella epatoprotettrice, disintossicante, coleretica ed ipocolesterolemizzante. Il Carciofo è molto utile nelle turbe epatobiliari; esso è in grado di diminuire la produzione di colesterolo e di trigliceridi endogeni favorendo l’escrezione degli stessi; agisce, inoltre, anche sul metabolismo dell’urea in quanto contribuisce a diminuire l’azotemia stimolando la trasformazione epatica di molecole azotate elaborate dal fegato in maniera imperfetta in urea meno tossica e diffusibile attraverso il rene. La presenza nella pianta di cumarine ne giustifica la sua proprietà coleretica.

Il Carciofo è apprezzato come coleretico, colagogo, drenante epatobiliare, antilitiasico, diuretico e regolatore del flusso biliare. Migliora, quindi, le funzioni digestive depurando e detossicando l’organismo, favorisce, infatti, la scomparsa di fenomeni tossici e di edemi da ritenzione attraverso un aumento del flusso renale ed il supporto dell’apparato cardiovascolare.

Curiosità

Il Carciofo è una pianta spinosa. Il Cardo Mariano ha le spine rivolte all’esterno, qui invece sono rivolte all’interno. Se il Cardo è la pianta dell’aggressività attiva, nel carciofo è passiva, indiretta, fingere di dimenticarsi quella cosa, forma di aggressività non esplicitata.

 

Prodotti che contengono la pianta:

 Fitoterapici ed Integratori:

CARDEPATUtile per favorire la funzionalità epatica e digestiva. Favorisce la depurazione dell’organismo. La silimarina, principio attivo del Cardo mariano, può essere considerata un agente particolarmente valico nel trattamento fitoterapico dell’epatite – Adulti:  25 gocce 3 volte al giorno in poca acqua o sotto la lingua

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in continuo aggiornamento…

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 Bibliografia 

 

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