CRESPINO Berberis vulgaris

Nome Volgare della Pianta: CRESPINO

 

Nome Latino: Berberis vulgaris

 

Famiglia:  Berberidaceae

 

Origine e descrizione: Cresce nelle zone aride montane, ai margini dei boschi, nelle siepi, nei pascoli fra i 100 e i 2000 m.

È un albero alto da uno a tre metri con grosse radici scure all’esterno e gialle all’interno; la pianta presenta molti rami spinosi. Le foglie sono ellittiche, si restringono alla base in un corto picciolo e arrotondate all’apice; la superficie è larga e lucida, il margine è dentellato. Le foglie sono alterne sui rami lunghi oppure sono riunite in fascetti su dei rametti molto corti, alla base di ognuno dei quali è presente una spina composta da tre a sette aculei pungenti Il frutto è una bacca lunga 1 cm, rossa e persistente sulla pianta, che contiene da due a tre semi dal guscio corneo.

 

Parti della pianta utilizzate:  viene utilizzata la corteccia delle radici, foglie e frutti.

 

Principi attivi e sostanze contenute nella pianta:  ha proprietà amaricanti, toniche, astringenti, febbrifughe, depurative, diuretiche.

 

Proprietà: la corteccia della pianta, contenente la berberina, è utilizzata come stomachico amaro e stimolante della funzionalità epatica. Il Crespino trova impiego per uso interno nel trattamento dell’ipertensione, della dispepsia, della nefrolitiasi, della stitichezza, della mancanza di appetito, delle metrorragie, delle affezioni polmonari, della ritenzione urinaria e della febbre. Per uso esterno, il Crespino è indicato per la congiuntivite e per la cicatrizzazione di piccole ferite. La berberina è stata recentemente proposta come integratore utile per abbassare il colesterolo nel sangue.

 

Curiosità:  Il nome del genere deriva dal grego Berberi, che significa Conchiglia, per la forma dei petali fatti a conca.

 

 

Prodotti che contengono la pianta:

 

 Fitoterapici ed Integratori

 

CARDEPATUtile per favorire la funzionalità epatica e digestiva. Favorisce la depurazione dell’organismo. La silimarina, principio attivo del Cardo mariano, può essere considerata un agente particolarmente valico nel trattamento fitoterapico dell’epatite – Adulti:  25 gocce 3 volte al giorno in poca acqua o sotto la lingua

 

in continuo aggiornamento…

I consigli e i suggerimenti che troverete nel sito non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante

 Bibliografia 

 

error: Content is protected !!