LINFAVENIX Biogroup
INSUFFICIENZA VENO-LINFATICA
Indicazioni
Attività angiotonica, vasocostrittrice venolinfatica, capilarroprotettrice, decongestionante venolinfatica, drenante venolinfatico, astringente, antiflogistica aspecifica.
Posologia
20 gocce 15 minuti prima di pranzo e cena 3 volte al dì
Composizione
Aesculus hyppocastanum L. fiori Ippocastano, Hamamelis virginiana L. foglie Amamelide, Vaccinium myrtillus L. frutti Mirtillo nero, Ruscus aculeatus L. rizomi con radici Pungitopo, Pyrus sorbus Gaertner gemme Sorbo, Castanea sativa Mill. gemme Castagno, Manganese-Cobalto oligoelemento, Fluoro oligoelemento, Magnesio oligoelemento.
DINAMICA FARMACOLOGICA
Aesculus hyppocastanum L. fiori Ippocastano
Le preparazioni a base di Ippocastano ed escina sono di largo e convalidato uso nelle patologie di tipo vascolare e tanti sono gli studi che ne comprovano l’efficacia in relazione ad un’azione antinfiammatoria, antiedemigena, sulla diminuzione della permeabilità e nella fragilità capillare. I principi attivi sono rappresentati da saponine, composti flavonici, flavonoidi, cumarine, proantocianidoli. È stato dimostrato che la somministrazione di una dose al giorno di Ippocastano riduce l’attività degli enzimi degradanti i proteoglicani. Considerato che la concentrazione di tali enzimi è notevolmente aumentata in pazienti affetti da turbe vascolari e varici, tale effetto è sicuramente di grande utilità nell’assicurare la coesione della parete vascolare. L’escina, contenuta nelle saponine, svolge azione antinfiammatoria, antiedemigena, aumenta il tono vascolare normalizzando la permeabilità della parete vascolare; essa è surrenalo-dipendente, aumenta infatti la concentrazione dell’ACTH plasmatico. L’esculoside, glucoside cumarinico, inibisce la lipossigenasi e la ciclossigenasi svolgendo forte azione antiflogistica ed analgesica. Le attività principali sono dunque antiedemigene, astringenti, decongestionanti, flebotoniche, antinfiammatorie. L’impiego terapeutico è elettivo per l’insufficienza veno-linfatica, la fragilità capillare, le emorroidi, gli edemi postoperatori e la cellulite.
Hamamelis virginiana L. foglie Amamelide
Arbusto originario della Virginia, venne introdotto in Europa nel 1736 da Collinson. Cresce nell’America settentrionale, in alcune zone dell’Asia e viene ampiamente coltivata anche in Europa. Il suo nome popolare “nocciolo della strega” è dovuto al fatto che veniva usata per fabbricare scope e quindi anche quelle delle streghe. La droga è rappresentata dalle foglie. I suoi principali costituenti sono: tannini (gallotannini, catechine, proantocianidine), flavonoidi (quercetina, campfenolo, miricetina), olio essenziale, colina. L’azione svolta è di tipo astringente, antiflogistica, emostatica e vasocostrittrice. Viene impiegata soprattutto per la cura delle flebiti, varici, emorroidi e comunque problematiche di tipo flebo linfatiche.
Vaccinium myrtillus L. frutti Mirtillo nero
Il nome Mirtillo deriva da Mirto, pianta sacra ai Persiani, alla quale somiglia molto. Dioscoride ne dà la prima segnalazione come pianta utile per la terapia delle forme dissenteriche. I principi attivi di questa pianta sono rappresentati da antociani, flavonoidi, tannini, vitamine. La sua attività è di tipo astringente e vasoprotettrice; l’impiego maggiore è per le turbe della circolazione e per la cellulite, in particolare per il trattamento della fragilità capillare, turbe della circolazione venosa ed affezioni vascolari degli occhi, couperose, microangiopatie diabetiche, emorroidi pre e post-partum. L’azione angioprotettrice ed antiedemigena gli deriva dalla ricchezza in antociani che, avendo proprietà vitamino P-simili, sono vasoprotettori e modulatori della permeabilità capillare. Studi sperimentali hanno verificato un’inibizione dell’elastasi, un aumento delle catecolamine ed una stimolazione dell’attività antiaggregante piastrinica. È stata vista, inoltre, una riduzione degli agenti proinfiammatori, un’aumentata biosintesi di collagene e mucopolisaccaridi come pure della reticolazione di fibrille collagene. Gli antociani proteggono il collagene dall’attività proteolitica indotta da ioni superossidi.
L’aumentata sintesi di proteoglicani svolge un’azione protettrice e cicatrizzante sulla mucosa gastrica. In caso di retinopatia diabetica, miopia ed in patologie simili a livello oftalmico, questa pianta svolge un ruolo importante in quanto favorisce la rigenerazione della rodopsina e quindi quella dei pigmenti retinici.
Tra le altre azioni ricordiamo un’attività antidispeptica ed antivirale.
Ruscus aculeatus L. rizomi con radici Pungitopo
Piccola pianta del sottobosco, sempre verde, caratterizzata da foglie coriacee ed appuntite, bacche rosse. I principi attivi di questa pianta sono rappresentati da saponine steroliche, olio essenziale in tracce e sali minerali. La sua attività principale è di tipo antinfiammatoria, astringente e diuretica. L’impiego maggiore è per le turbe della circolazione venosa, varici, stasi venosa, emorroidi, geloni, acrocianosi, senso di pesantezza alle gambe, crampi ai polpacci, sindrome premestruale, contraccezione orale e gravidanza, retinopatie. I principi attivi in tal senso sono i saponosidi che conferiscono a questa pianta delle proprietà superiori anche all’Aesculus hippocastanum ed all’Hamamelis virginiana. L’attività sarebbe legata all’effetto stimolante sui recettori alfa-adrenergici della cellula liscia della parete venosa. È stata dimostrata sperimentalmente anche la sua azione antiedemigena ed antinfiammatoria che sarebbe superiore a quella del fenilbutazone.
Pyrus sorbus Gaertner gemme Sorbo
Cresce in Europa meridionale, Asia minore ed Africa settentrionale. La sua attività è quella di favorire la circolazione venosa degli arti inferiori soprattutto nei casi d’iperviscosità e stasi sanguigna. L’impiego terapeutico, pertanto, avviene negli edemi degli arti inferiori, nelle flebopatie in genere, varici, timpano sclerosi ed acufeni su base vascolare.
Castanea sativa Mill. gemme Castagno
Appartenente alla famiglia delle Fagaceae, cresce in Europa meridionale, Asia minore ed in Iran. La droga è rappresentata dalle gemme ed i suoi principali costituenti sono: flavonoidi (quercetina), triterpeni (acido ursolico, ecc…), vitamine C, E, fosforo, magnesio, 9% di tannini. La sua attività farmacologica è elettiva come drenante dei vasi linfatici degli arti inferiori, per cui trova impiego clinico in caso di edemi di origine linfatica, sensazione di pesantezza e cellulite linfatica degli arti inferiori. Come tutti i gemmoterapici non presenta alcuna tossicità.
in continuo aggiornamento…
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