TRAUMI PSICHICI relativi alla paura della pandemia di Coronavirus febbraio – marzo 2020
Il trauma relativo al momento di paura che stiamo vivendo, non risiede nell’evento esterno. Il trauma si genera quando non siamo in grado di liberare le energie bloccate, le reazioni fisiche ed emotive conseguenti all’esperienza. Il trauma è quello che tratteniamo dentro.
La paura immobilizza e il nostro corpo è colpito da un insieme di emozioni e la risposta corporea dovrebbe poter essere rilasciata. In questo momento di emergenza stiamo continuamente accumulando, per questo motivo sono importanti tutte le attività fisiche che permettono al corpo di scaricare l’energia.
Qui di seguito troverete una ricerca che ho condotto con il mio insegnante di Psicologia generale all’Università.
TRAUMA PSICOLOGICO: Esperienza emotivo-corporea
Relazione tra trauma psicologico e fenomeni psicologici, emotivi e biologici all’interno del “sistema”
I traumi psichici possono essere definiti come ferite dell’anima che trapassano il corpo.
L’esperienza traumatica si riferisce all’insieme di vissuti dolorosi non mentalizzati, alle emozioni angoscianti e non tollerabili con conseguente disorganizzazione dell’intero sistema psicobiologico. Questi eventi producono reazioni emotive e corporee importanti.
Gli eventi che possono scatenare un trauma sono minacce per la nostra integrità o delle persone a noi care. Mi riferisco ad adulti e minori vittime di scenari di guerra, calamità naturali, lutti, abusi, maltrattamenti, violenze, incidenti, malattie, aborti, abbandono, separazione o divorzio, tradimento, rapina, sopraffazione, migrazione, perdita del lavoro, bullismo, umiliazione… sono quindi molto frequenti. Inoltre, se sono vissuti in età infantile, possono avere un impatto significativo sullo sviluppo di modalità disfunzionali con se stessi e con la realtà esterna e sembrano rappresentare il maggior fattore di rischio per le patologie psichiche e fisiche.
L’impatto del trauma psicologico è soggettivo, a seconda della personalità, della struttura emotiva e cognitiva della persona.
“L’esperienza traumatica non si esaurisce nel momento in cui termina”.
Gli studi sullo stress e sul funzionamento della memoria, ci dicono che rimangono tracce della violenta attivazione dell’arousal fisico legato all’esperienza ed ai conseguenti processi di tipo difensivo messi in atto nel tentativo di fronteggiare l’evento.
“Le emozioni sono caratterizzate dal vissuto soggettivo e possono essere controllate dal sistema cognitivo” (P. Ekman e W.Friesen)
Tutti gli eventi della nostra vita vengono elaborati dal cervello, in modo che vadano ad implementare il nostro patrimonio di conoscenze che ci saranno utili per la nostra evoluzione e per affrontare eventi futuri. La persona deve riorganizzare la propria visione di sé e dell’ambiente esterno ed elaborare strategie funzionali per far fonte alla situazione.
“Le emozioni si manifestano con caratteristiche fisiologiche , somatiche e comportamentali simili negli individui della stessa specie” (P. Ekman e W.Friesen)
Quando l’elaborazione del trauma non avviene spontaneamente e non viene “digerito”, le emozioni e le sensazioni corporee si bloccano, e costituiscono reti neuronali disfunzionali che compromettono il benessere psicofisico della persona e la qualità della vita correlata alla salute (HRQoL).
Nel cervello si forma una sorta di stasi neurobiologica che impedisce l’elaborazione delle emozioni e delle sensazioni corporee: l’energia ingorgata dal trauma si ripresenta favorendo un disequilibrio generale dell’individuo, rendendolo più fragile all’impatto con possibili altre difficoltà e ne diminuisce la resilienza.
Quest’energia, anziché trasformarsi in un’opportunità evolutiva, diviene un’iperattivazione emotiva e corporea che può portare allo sviluppo di varie patologie come depressione, disturbi d’ansia, disturbo da stress post-traumatico (PTSD), associate a sintomatologia fisica. I sintomi di questi disturbi sono espressione dell’attivazione del sistema di difesa.
Il sistema neurobiologico di difesa regola i comportamenti di attacco-fuga in risposta agli stimoli ambientali di pericolo o minaccia. Questo sistema determina emozioni di paura estrema, collera distruttiva (ortosimpatico) e impotenza (nucleo dorsale del vago), è un meccanismo biologico e coinvolge le strutture encefaliche profonde del sistema nervoso.
OBBIETTIVO della mia ricerca
Le esperienze emotive, di importante impatto psicologico per l’individuo, influenzano lo stato di benessere generale dell’intero sistema.
STUDI presi in esame
- “Sintomi da stress post-traumatico sono associati a morbilità fisica?”
J Affect Disord – Jocob L. Haro JM Koyanagi A – Articolo pubblicato il 26 febbraio 2018 sul sito PubMed
Sono stati analizzati dei dati del 2007. I sintomi di PTSD sono stati valutati utilizzando il Trauma Screening Questionnaire (TSQ) a 10 item. Un punteggio >6 indica un probabile PTSD.
Le informazioni sono state raccolte su 20 medici e altre figure sanitarie diagnostiche professionali negli ultimi 12 mesi.
Le condizioni fisiche dei pazienti sono state valutate utilizzando self-report.
RISULTATO della RICERCA
Dopo aggiustamento per fattori socio demografici e il verificarsi di evento traumatico nel corso della vita, il PTSD è stato associato a probabilità più elevate di morbilità fisica. Ansia, depressione e alimentazione disordinata potrebbero svolgere un ruolo importante in questa associazione.
- “Metabolismo, metabolomica e infiammazione nel disturbo da stress post-traumatico”
Biol Psychiatry – Autori vari. Articolo pubblicato il 22 febbraio 2018 sul sito PubMed
Il disturbo PTSD è caratterizzato dalle manifestazioni psicologiche ma è correlato a percentuali significativamente elevate di comorbilità somatiche, quali malattie cardiovascolari, disfunzioni immunitarie e sindrome metabolica.
In questa ricerca vengono messi in evidenza i disturbi che possono contribuire alla patologia somatica nell’infiammazione, nella sindrome metabolica e nei metaboliti circolanti (disfunzione mitocondriale) in individui con PTSD e in animali che simulano le caratteristiche del PTSD.
I dati suggeriscono che il PTSD può essere considerata una malattia sistemica. Le manifestazioni comportamentali e la malattia somatica sono una combinazione potente che pone a rischio la salute fisica e mentale degli individui colpiti.
- “Associazione tra disturbo post-traumatico e mancanza di attività fisica, cattiva alimentazione, obesità e fumo”
Health Psychol. Autori vari – Pubblicato nel maggio 2018 sul sito PubMed
I database di PubMed, Web of Science e Scopus hanno preso in esame i documenti pubblicati tra il 1980 e il 2016. Gli studi sono stati esaminati per la qualità utilizzando il metodo Qualità della coorte
RISULTATO della RICERCA
Su un totale di 1349 studi ne sono stati identificati 29 che hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità.
Le prove mostrano che il PTSD è associato a malattie metaboliche e cardiovascolari correlate a cattiva alimentazione, scarsa attività fisica, aumento di obesità e dipendenza da fumo.
- “Marcatori infiammatori e loro possibili effetti sulla funzione cognitiva nelle donne con disturbo di stress post-traumatico”
J Psychiatr Res – Autori vari. Articolo pubblicato il 18 aprile 2018 sul sito Pubmed
Nello studio sono stati esaminati i marcatori infiammatori in pazienti adulti con PTSD rispetto al gruppo di controllo sano, tenendo conto degli effetti confondenti del maltrattamento infantile e del disturbo depressivo maggiore associato (MDD) ed esplorata l’associazione tra infiammazione e funzioni cognitive.
Gruppo sperimentale: composto da 40 donne con PTSD, la maggior parte delle quali ha sviluppato la sindrome in seguito ad una violenza in età adulta.
Gruppo di controllo: 65 donne sane
- Il maltrattamento infantile è stato valutato con il test sul trauma infantile (CTQ)
- La funzione cognitiva è stata valutata utilizzando la batteria ripetibile per la valutazione dello stato neuropsicologico (RBANS)
- Sono stati raccolti campioni di sangue per la misurazione di 5 marcatori infiammatori, tra cui l’interluchina-6 (IL-6)
RISULTATO della RICERCA
Rispetto ai controlli, le pazienti con PTSD hanno mostrato livelli di IL-6 significativamente più elevati (p=0.009) e punteggi più bassi su tutti i domini RBANS (tutti p<0.01).
I livelli di interleuchina nelle pazienti erano significativamente correlati negativamente con la struttura visuo-spaziale dello stato neuropsicologico (RBANS) (p=0,046), il linguaggio (p=0.008), l’attenzione (p=0.036).
Questi risultati suggeriscono che l’IL-6 elevata è associata a PTSD e che i bassi domini neuropsicologici possono essere dovuti, almeno in parte, all’aumento dell’infiammazione.
- “Trauma e malattie organiche: una prospettiva psicosomatica”
Articolo pubblicato sul sito www.psicologi-italiani.it il 14 febbraio 2017 e tratto dalla rivista American Journal of Public Health
Lo stress correlato al trauma è responsabile per l’eziologia e la progressione della malattia, contribuendo alla generale vulnerabilità e producendo dei cambiamenti a cascata del sistema neuroendocrino, cardiovascolare e immunitario.
Si è osservato come storie di maltrattamento nell’infanzia siano associate a tassi più elevati di problemi di salute, come ad esempio bronchite, ulcere, malattie del fegato, infiammazione, malattie cardiovascolari, dolore cronico, e quindi un maggiore utilizzo dell’assistenza sanitaria in età adulta.
La gravità del trauma vissuto durante l’infanzia, determina una aumento dello stress, che a sua volta causa disagio e una disregolazione del sistema nervoso simpatico e del sistema neuroendocrino, che incidono direttamente su altri sistemi fisiologici. Oltre ai fattori di rischio comportamentali, da un punto di vista psicopatologico, è emerso come questi soggetti possano sviluppare disturbi dell’umore, come la depressione, disturbi di personalità e disturbo post-traumatico.
I ricercatori hanno indagato inoltre che le persone con storie di maltrattamento sembrerebbero essere più inclini a sviluppare obesità patologica o dipendenze da tabacco o sostanze.
Ho voluto inserire nella ricerca anche questo articolo, sul carico emotivo delle persone che si occupano di un loro caro malato oncologico, perché ritengo che il cancro sia vissuto come un evento traumatico, sia per la persona malata che per i caregiver.
- “Elevato carico psicosociale nei parenti di pazienti con tumore cerebrale maligno”
Clin Neurol Neurosurg Autori vari – Pubblicato il 24 aprile 2018 sul sito Pubmed
Lo studio indaga il carico di stress psicologico in caregivers di pazienti malati di tumore cerebrale maligno. Viene somministrato un test auto-fondato sul benessere generale e tre questionari per valutare ansia, depressione, stress e il supporto sociale.
- Scala del’ansia e della depressione dell’ospedale (HADS)
- Scala di percezione percepita (PSS-10)
- Questionario di supporto sociale (F-SozU)
RISULTATO della RICERCA
Sebbene i caregiver percepiscano un buon supporto dal loro ambiente sociale, lo stress, l’ansia e la depressione sono fenomeni comuni nei parenti dei malati di tumore cerebrale.
CONCLUSIONE
I risultati supportano la conclusione che i traumi psichici coinvolgono l’intero sistema e che diverse patologie fisiologiche, psichiche e comportamentali sembrerebbero avere maggiore incidenza nelle persone colpite da stress post-traumatico.
Ho trovato una citazione a mio parere molto interessante, è tratta dal libro “Il disturbo post traumatico complesso – Dalla teoria alla pratica multidisciplinare”, in cui gli autori trattano tecniche psicologiche come l’EMDR e promuovono l’integrazione dei modelli di cura che possano seguire in una relazione empatica il paziente. Gli autori si sono occupati principalmente di abusi e maltrattamenti nell’infanzia.
“Il trauma non solo danneggia la persona nella sua totalità, ma comporta conseguenze che si trasmettono attraverso le generazioni” (Hulette, 2011). Negli anni ’50 nascono gli studi di epigenetica centrati sui cambiamenti ereditari nell’espressione genetica. Il concetto di epigenesi suggerisce che l’esperienza alteri attivamente l’espressione dei geni attraverso il processo di metilazione del DNA.
La metilazione del DNA, è un importante regolatore della trascrizione genetica, è una modificazione epigenetica di natura biochimica alla base della trasmissione transgenerazionale del trauma. Non possiamo cambiare il DNA, ma possiamo cambiare il modo in cui funziona”.
Parole chiave: Ansia, Caregiver, Depressione, Emozioni, PTSD, Stress, Trauma psicologico
Motori di ricerca e siti
PubMed
www.Psicologi-Italiani.it
www.ipsico.it
www.fondazioneveronesi.it
www.mediciitalia.it
Bibliografia
Dispense Psicologia Generale universitarie
Il Disturbo post traumatico complesso – Dalla teoria alla pratica multidisciplinare AA.VV.
Rispondere al trauma – Quaderni di Psicologia, analisi transazionale e scienze umane – Susanna Ligabue
L’argomento è molto complesso, ricco di studi e di sfaccettature e lascia ampio spazio ad altre mille nuove ricerche.
RIMEDI di EMERGENZA
FLORITERAPIA
FIORI AUSTRALIANI
- EMERGENCY Australian Bush Flower: Un aiuto importante per gestire tranquillamente le situazioni di emergenza e i momenti di paura e di angoscia. Ha un effetto immediato sul fisico, sulla mente e sulle emozioni. Contrasta l’eccessiva apprensione. In gocce: 7 gocce sotto la lingua ogni ora o più spesso fino a quando si raggiunge serenità ed equilibrio.
Lo trovate anche in versione spray orale
EMERGENCY Australian Bush Flower Spray orale 20 ml: Spruzzare 2 volte sulla lingua in qualsiasi momento, ovunque ci si trovi.
FIORI di BACH
- FIVE FLOWER REMEDY Rescue Remedy 5 Fiori Gocce: Five Flower Remedy è un rimedio di pronto soccorso, da portare sempre con sé. E’ un utile sostegno nelle situazioni in cui un imprevisto o un avvenimento sgradevole scombussola un individuo sul piano psichico emotivo energetico.
ESTRATTI FLOREALI
Prodotto a base di estratti floreali noti per svolgere un’azione riequilibrante e tonica in situazioni di stress psicofisico. Utile in caso di traumi, shock.
Posologia: Scegliere il tipo A o B a seconda della gravità della patologia ed assumerlo alla dose di un tubetto al bisogno, eventualmente da ripetere ogni 15 minuti per tre o più volte.
FLORITERAPIA
FIORI AUSTRALIANI
Favorisce l’eliminazione degli effetti di traumi recenti o vecchi, proteggendo la psiche. Alcune componenti del fiore, simili a capelli, assomigliano ad un’aura e indicano una delle proprietà della pianta: aiutare a ripristinare l’aura danneggiata di una persona che ha subito shock o traumi. Uno shock potrebbe essere stato causato dall’abbandono da parte di un partner, da cattive notizie o da un evento inaspettato. L’Essenza può anche essere utilizzata da coloro che a distanza di tempo da un trauma e a causa di questo, presentano segni, tipo eczemi o eruzioni cutanee. – 7 gocce sotto la lingua al mattino e 7 la sera.
Pulizia e ripristino dell’Aura
Angelsword opera pulendo e ripristinando l’Aura e l’energia generale che l’avvolge. È un’Essenza molto potente, ma allo stesso tempo delicata.
L’Aura si apre quando si ha perdita di coscienza, come nel caso di anestesia generale, di assunzione di droghe o di violenti traumi o shock fisici. La mancanza di protezione di queste persone può permettere all’energia negativa di penetrare.
RIMEDI NATURALI per i NOSTRI AMICI ANIMALI
- EMERGENCY PETS Fiori Australiani – Universo Animale: Emozioni intense, esperienze negative, paura, terrore. Caratteristiche della combinazione: Emergency Pets: è utile in caso di emozioni molto intense caratterizzate da grande agitazione, dovute a traumi o paure intense. Aiuta a ritrovare tranquillità, calma e serenità necessari per superare i momenti più intensi e delicati. Consigli d’uso: aggiungere 4 gocce per gli animali di piccola taglia e 7 per gli animali di media e grande taglia mattina e sera nell’acqua. E’ altresì possibile aggiungere l’essenza al cibo.
Essenze contenute in EMERGENCY PETS:
CROWEA: per l’animale tendenzialmente ansioso e, per questo, molto agitato
DOG ROSE of the WILD FORCES: aiuta a mantenere il controllo delle emozioni affinché quelle più intense non travolgano l’animale inducendo comportamenti esagerati.
FRINGED VIOLET: utile per ritrovare armonia dopo qualunque shock di recente o vecchia data che ha causato sofferenza. Aiuta a ripristinare il proprio spazio vitale, proteggendo l’animale dalle influenze dell’ambiente esterno.
GREY SPIDER FLOWER: per paure intense e terrore. Aiuta gli animali che soffrono di incubi.
RED SUVA FRANGIPANI: aiuta gli animali che soffrono per un distacco, per un abbandono o che stanno elaborando un lutto.
SUNDEW: favorisce il ritrovamento della stabilità, in quegli animali che, sotto una pressione emotiva forte, hanno perso il controllo ed il contatto con l’ambiente circostante
WARATAH: favorisce il coraggio, la tenacia, la fiducia e la perseveranza. Aiuta a non mollare nei momenti difficili.
Altre Essenza singole:
- HIBBERTIA: Aiuta nelle situazioni di iper-vigilanza che possono originare da situazioni traumatiche e che rendono l’animale particolarmente nervoso.
TRAUMA PSICHICO e ASSENZA di MESTRUAZIONI
Un trauma psichico può provocare assenza di ciclo mestruale (amenorrea)
Molti sono i fattori che influiscono sul delicato equilibrio ormonale che regola la comparsa delle mestruazioni, escludendo problematiche fisiche specifiche, come fattori che possono alterare il normale ritmo mensile si possono considerare: un grave trauma psichico o fisico, fattori climatici estremi, il cambiamento di stagione, un viaggio, un rapido dimagrimento.
Nella MEDICINA TRADIZIONALE CINESE…
Lo stretto rapporto fra il Cuore e l’Utero spiega la forte influenza dello stress emozionale (dal quale il Cuore è sempre colpito) con le funzioni ginecologiche e giustifica, per esempio, la depressione post-partum dovuta ad un improvviso vuoto di Sangue nell’Utero, oppure amenorrea o ciclo “disordinato” provocati da un violento shock emotivo.
in continuo aggiornamento…
I consigli e i suggerimenti che troverete nel sito non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante