YIN e YANG e l’origine della dottrina del Dao
L’uomo, sin dalle più antiche credenze cinesi, è stato da sempre considerato un elemento integrato in un ordine più complesso: la Natura.
Il saggio, il maestro, colui che possiede delle virtù, vive la sua vita cercando di uniformarsi alle leggi della natura, nell’osservazione dei fenomeni naturali per riuscire ad armonizzarsi con l’ordine più complesso dell’universo. Una modalità di pensiero che trae le sue origini dalla primitiva economia agraria, dove l’uomo, a contatto con la natura e i suoi cicli mutevoli ma regolari, comprende che la ragione della sua sopravvivenza risiede nel seguire queste ciclicità e nel rispettare la legge che ne regola lo sviluppo.
È da questo principio che ha origine la dottrina del Dao (letteralmente “la Via”) o Legge naturale. Legge che permea l’universo intero e include anche l’uomo nel continuo mutare e trasformarsi dei fenomeni. Una condizione di mutazione continua grazie all’avvicendarsi di forze complementari e opposte: lo Yin e lo Yang, che, avendo caratteristiche del tutto diverse, necessitano dell’integrazione l’una dell’altra. Da un punto di vista occidentale, si potrebbe attribuire tutto questo movimento e la compenetrazione dinamica fra forze complementari e opposte, a una causa prima o a un creatore che stimola la ricerca di perfezione… Invece no, nessuna forza esterna muove questi mutamenti secondo l’originale filosofia cinese. Si tratta piuttosto dell’espressione di una forza intrinseca all’universo naturale, di una dinamica interna regolatrice di tutti i processi ciclici.
Il corpo umano nella Filosofia orientale Cinese
Il corpo umano, gli organi di cui è composto e la forza vitale che lo alimenta (il Qi o ‘Energia primaria‘), sono in uno stato di perpetuo mutamento (come l’intero Universo), alla ricerca quindi di un equilibrio che non è statico bensì dinamico.
Per usare un’immagine rappresentativa di tale movimento, i cinesi hanno utilizzato sin dall’antichità il simbolo taoista del cerchio diviso in due parti: una nera (Yin) e una bianca (Yang) entrambe contenenti due cerchi più piccoli di colore opposto, a simboleggiare che all’interno dell’uno è contenuto un elemento dell’altro.
Macrocosmo e microcosmo, Universo e Uomo, per usare una terminologia a noi familiare, sono regolati dai ritmi della natura: il Sole sviluppa quattro diverse stagioni nell’arco di un anno; gli organismi viventi – uomo incluso – passano attraverso le quattro stagioni della vita: nascita, maturazione, declino e morte.
Il corpo per la medicina cinese è un complesso luogo di relazioni, i cui organi sono in comunicazione continua e si influenzano l’uno con l’altro. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) opera una classificazione delle parti del corpo e delle malattie secondo la teoria Yin/Yang.
Lo Yin e lo Yang
I termini yin-yang si ritrovano in ideogrammi e segni incisi su gusci di tartaruga o ossa usati a scopo divinatorio a partire dal 2800 a.C. La nozione di yin-yang fu comunemente usata a partire dal IV° secolo in astronomia e musica.
I termini yin e yang indicano aspetti antitetici del tempo e dello spazio: il significato originario pare fosse luogo assolato per lo yang e luogo ombroso per lo yin. Successivamente passarono ad indicare fattori climatici.
Il corpo umano è uno, tuttavia può essere suddiviso in parti contrapposte in correlazione tra loro. L’attribuzione delle varie parti allo yin o allo yang avviene sempre in relazione tra le due parti. In generale, la parte inferiore del corpo è yin rispetto la parte superiore che è yang. Tutto ciò che costituisce la struttura materiale dell’organismo è yin, mentre tutto ciò che è funzionale, energetico, psichico e spirituale è yang.
Per la medicina cinese la salute è una fase più o meno lunga della vita dell’uomo in cui egli sa mantenere in equilibrio il sistema yin-yang all’interno dell’organismo e contemporaneamente sa armonizzarlo con le più complesse dinamiche yin-yang dell’ambiente in cui vive.
Il tao
Il Tao cinese rappresenta il cosmo, nella cosmogonia cinese è la rappresentazione dell’ universo e quindi dell’ uomo (microcosmo in macrocosmo) in continuo divenire: nel bianco c’è il seme nero e viceversa.
Il Tao rappresenta il mondo nei suoi due elementi antagonisti, ma nessuno dei due lo è compiutamente: esso esprime la dualità: Yin e Yang, maschio-femmina, sole-luna, dolce-amaro, luce-buio, dall’unione dei due scaturisce il tre cioè l’Essere compiuto.
Nelle culture orientali viene espresso con il simbolo dello Yin mentre in quelle occidentali lo si fa coincidere con l’anima junghiana (la parte femminile inconscia nell’uomo).
L’armonia del Tutto
La Medicina Tradizionale Cinese si basa sulla circolazione di una energia vitale chiamata Qi, che scorre nell’organismo in sottili canali detti in occidente meridiani.
Tale unica energia si manifesta, tanto nell’universo quanto nel corpo, sotto forma di due opposte polarità (yin, energia fredda, contraente, femminile, e yang, energia calda, espandente, maschile) che mutano continuamente, si alternano, si inseguono, si complementano a vicenda e sempre con un solo obiettivo: l’ARMONIA del TUTTO.
Queste due polarità a loro volta danno origine a 4 modalità + 1 con cui l’energia si può manifestare. Queste modalità assumono il nome dell’elemento predominante nella stagione che gli corrisponde: yin nello yin (Acqua – inverno), yang nello yang (Fuoco – estate), yang nello yin (Legno – primavera), yin nello yang (Metallo – autunno), la Terra viene associata alla fine dell’estate e corrisponde all’elemento centrale.
Nel ciclo degli elementi ciascuno elemento alimenta il successivo (ciclo di generazione/legge madre-figlio) e controlla quello seguente (ciclo di controllo/ legge nonno-nipote).
L’essere umano, che secondo la visione della MTC è il prodotto del Cielo e della Terra, si serve dei Cinque Elementi per alimentare la vita e la salute nel proprio organismo.
La Teoria dei 5 Elementi
La Teoria dei Cinque Elementi ha riportato in occidente un concetto che era andato perduto: la salute come principio di armonia tra le differenti energie che scorrono in noi. Sebbene l’energia non possa essere né creata né distrutta, essa può sempre essere trasformata. Per cui – almeno in teoria – ogni sintomo può essere guarito ritrovando un nuovo equilibrio energetico (tenendo presente che l’energia non governa solo organi e tessuti fisici, ma anche le emozioni e schemi di pensiero).
Un altro concetto che questa teoria ci riporta (ben presente ai tempi di Ippocrate) è quella della corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo: le stagioni si alternano e così gli stati dell’Essere. E, poiché alcune stagioni sono buone per la semina ed altre per il raccolto, anche noi dobbiamo adeguarci ai ritmi della natura ed imparare a rispettarli.
La Teoria dei Cinque Elementi descrive un principio di ordine che consente ad una persona di seguire il Tao (o Dao – via, cammino) e giungere, di conseguenza, ad una perfetta salute fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Ogni cosa in natura cresce, si sviluppa e prospera in uno stato di equilibrio tra controllo e nutrimento. Troppo controllo conduce all’oppressione, troppo nutrimento conduce all’iperstimolazione: il corretto equilibrio porta ad una crescita sana e vigorosa.
I meridiani principali
I meridiani principali (jing mai) sono 12 ed hanno una distribuzione bilaterale e simmetrica, sono collegati a 6 visceri (fu) e 6 organi (zang). I visceri sono cavi ed hanno una polarità yin, producono l’energia che sarà poi accumulata negli organi (pieni e polarizzati verso lo yang).
L‘energia fluisce nel corpo soggiornando due ore in ogni meridiano (vedi tabella in alto) e dunque soggiorna quattro ore in ciascuno elemento, con l’unica eccezione del fuoco che risulta correlato a due coppie di meridiani (cuore e intestino tenue, maestro del cuore e triplice riscaldatore).
L’apparire di un sintomo specifico ad una determinata ora trova spesso corrispondenza con il ciclo dei meridiani.
Meridiani secondari
Oltre ai meridiani principali ne esistono anche di secondari (luo mai):
- Meridiani Secondari Profondi (jing bie): sono 12 ed hanno il medesimo nome di quelli principali, collegano l’organo o il viscere di appartenenza con il viscere o l’organo associato.
- Meridiani Tendineo Muscolari (jin jing): dipartono dai 12 meridiani principali e governano il movimento del distretto corrispondente
- Meridiani Superficiali (jing gan): anch’essi derivano dai meridiani principali e governano il distretto cutaneo corrispondente
- Meridiani Secondari Luo (jing luo): collegano un meridiano principale con l’organo di senso accoppiato e si ramificano nei territori non direttamente serviti
- Meridiani Straordinari o Curiosi (Qi jing): adibiti alla regolazione generale dell’energia, i più importanti sono: il Vaso Governatore (Du Mai) e il Vaso Concezione (Ren Mai).
L’energia che fluisce nei meridiani assume delle qualità specifiche correlate ai 5 elementi.
La caratteristica del Legno (etere o vuoto in occidente) è di essere un’energia dinamica e adattabile, la caratteristica del Fuoco è di essere gioiosa e comunicativa, quella della Terra stabile e riflessiva, quella del Metallo (aria o vento in occidente) mobile e creativa e, infine, la caratteristica dell’Acqua è quella di essere un’energia sicura e fluida.
L’apparato genitale femminile
L’Utero è un organo cavo dotato di funzioni particolari rispetto a quella degli altri organi: ha funzioni Yang, che lo rendono simile ai visceri cavi (mestruazione, travaglio, parto), mentre durante la gravidanza accumula il sangue e nutre il feto, svolgendo una funzione di conservazione, o Yin. Per questo si parla di “fu straordinario permanente”, denominazione giustificata anche dalla particolarità dell’Utero di avere la forma di un viscere (Fu) e la funzione di un organo (Zang).
L’alternarsi della funzione escretrice e conservativa segue un andamento ciclico corrispondente ad un mese lunare per le mestruazioni e a dieci mesi lunari per la gravidanza (circa 40 settimane).
I Visceri curiosi
I Visceri Curiosi sono suddivisi in tre coppie: Cervello e Midolli, Ossa e Vasi, Utero e Vescica Biliare. Sono visceri collegati alla permanenza e alla sopravvivenza (l’ideogramma heng indica, appunto, perennità, permanenza). Pur essendo visceri sono interni, appartengono allo yin, ricevono e non eliminano. Alcuni autori li considerano strutture di base della vita, che precedono organi e visceri nel corso dello sviluppo embrionale. L’Utero è fisiologicamente collegato al Cuore tramite Bao Mai (Meridiano dell’Utero), che raccoglie Sangue e Yin e li porta ai Reni tramite Bao Luo (collaterale dell’Utero), che porta all’Utero il Jing (Il Collaterale dell’Utero si estende fino ai Reni). Per effetto dei vasi di collegamento quindi, il Sangue del Cuore e l’Essenza del Rene raggiungono l’Utero, che diventa il luogo ideale per la conservazione e lo sviluppo dell’embrione.
La teoria dei canali e dei collaterali (Jing Luo) sarebbe una sistematizzazione successiva di tutta una serie di dati empirici, derivanti dalla progressiva scoperta dei punti dolenti durante alcune malattie, di reazioni provocabili attraverso lo stimolo di alcuni agopunti, della possibilità di provocare sensazioni precise lungo direzioni stabilite, pungendo tali agopunti. Troviamo sistematizzata la teoria dei canali e dei collaterali in una concezione che immagina i canali come una complessa rete di distribuzione del flusso energetico, in cui l’agopunto avrebbe la funzione di regolatore. L’energia, i “soffi”, circolano e risuonano a livello del corpo seguendo percorsi preferenziali, detti meridiani. Il loro tracciato è preciso e non ha niente a che vedere con i centri nervosi.
“Il compito straordinario dell’utero è quello di ricevere l’essenza jing e di trasformarla in gravidanza”. Se non c’è fecondazione, allora si attiva la funzione escretrice sul sangue mestruale.
L’Essenza è struttura, è la parte fisica e corporea della vita stessa, è quell’aspetto energetico che dà una struttura fisica agli Organi ed ai Visceri. Le Essenze sono il materiale pieno di vitalità di cui sono intessuti i viventi.
Le Essenze si dividono in due grosse categorie:
Il Jing del Cielo Anteriore puro e limpido è il modello di ogni vita, è quella parte strutturale che ci deriva dai nostri genitori, è la fusione delle loro due Essenze che, assieme agli Shen del Cielo, all’energia degli astri e del luogo, hanno originato la scintilla vitale che ha dato il via alla nostra nascita.
Il Jing del Cielo Anteriore non è rigenerabile, è la scintilla pilota che avvia ogni nostra funzione vitale.
Ha sede nel “Ming Men” (Porta del Destino), un punto posto al centro tra i reni esattamente dietro al Dan Tien inferiore. L’esaurimento del Jing del Cielo Anteriore comporta inevitabilmente la morte.
Il Jing del Cielo Posteriore rappresenta il mantenimento della vita e tutto ciò che diventiamo dopo la nascita. A differenza di quello del Cielo Anteriore (che non può essere cambiato), questo è modificabile, si consuma continuamente e continuamente viene rigenerato con l’alimentazione, sia fisica che spirituale.
Una buona assimilazione di questo Jing ci consentirà di vivere senza consumare oltre il dovuto il Jing del Cielo Anteriore, prolungando così la nostra vita.
Come il precedente, ha la sua sede naturale nei Reni, che lo mantengono, lo conservano e lo diffondono. Non va dimenticato che, per la Medicina Tradizionale Cinese, il “Rene”comprende anche le ghiandole surrenali, il sistema genitale e la funzione neuro-endocrina-immunitaria.
Oltre alle funzioni svolte dell’utero, è necessaria anche la compartecipazione dei Meridiani Curiosi, in particolare di Ren Maie Chong Mai.
I Meridiani Curiosi sono 8 e risultano essere una rete a parte rispetto ai meridiani principali. La circolazione energetica è più lenta in quanto essi trasportano principalmente l’energia ancestrale (che risulta più “pesante”), non hanno rapporti con gli Zang Fu, ma hanno rapporti con i Visceri curiosi, sono in stretta relazione con l’apparato genitale.
Il Ren Mai origina dal Ming Men insieme a Chong Mai, Du Mai e Dai Mai; attraversa gli organi genito-urinari (l’utero e la “ busta della gestazione”) ed emerge al perineo tra l’ano e la vulva (o lo scroto) al punto VC1 (Hui Yin). Da tale punto sale al pube lungo la linea mediana incontrando VC 2 (Qugu). Prosegue il tragitto, sempre con decorso mediano, percorrendo la faccia anteriore del tronco (addome e torace), del collo e del mento per terminare sotto il labbro inferiore al punto VC 24 (Cheng Jiang).
La fisiologia femminile è dominata dal Sangue, poiché il Riscaldatore Inferiore ospita l’Utero che accumula il Sangue.
Nella donna, il Sangue rappresenta la sorgente delle mestruazioni, della fertilità, del concepimento, della gravidanza e del parto.
Con l’affermazione: “la donna è di natura yin, per cui il sangue è dominante”, ci viene offerta la chiave di comprensione del delicato tema ginecologico. Il Sangue della donna infatti (mestruazione, nutrimento fetale, latte materno), con i suoi periodici impoverimenti e le sue manifestazioni, rappresenta il punto di espressione del corpo femminile.
La fisiologia della donna è imperniata sul Sangue, quella dell’uomo sul Qi; l’uomo accumula il Jing e la donna contiene l’Utero, il Sangue, il feto.
Cuore
Il Cuore influisce sul ciclo mestruale in vari modi. Innanzitutto governa il Sangue e i Vasi sanguigni, pertanto ha un influsso generale sul Sangue. Esso inoltre, è connesso all’Utero attraverso Bao Mai e nell’Utero entra in rapporto con Chong Mai e Ren Mai. Nella fisiologia del ciclo mestruale il Qi del Cuore deve dirigersi verso il basso: se questo non avviene, la mestruazione sarà scarsa o assente.
Questo riguarda anche il meridiano dell’Intestino Tenue (al quale il Cuore è collegato nel suo rapporto Yin-Yang), che interviene con il Cuore alla produzione di Sangue mestruale e di latte nelle mammelle. La relazione del meridiano Intestino Tenue con il latte è confermata dal fatto che il punto SI-1 (Shaoze) è considerato uno dei punti più importanti per la stimolazione della lattazione.
“Fra il canale del Tenue e quello del Cuore esiste una relazione di tipo interno/esterno; sopra c’è latte, sotto acqua mestruale”.
“Il meridiano dell’Intestino Tenue appartiene a un viscere che controlla l’Esterno e lo Yang, il Meridiano del Cuore appartiene a un organo e controlla l’Interno e lo Yin. Sopra, questi due meridiani producono latte; sotto, producono il Sangue mestruale”.
Lo stretto rapporto fra il Cuore e l’Utero spiega la forte influenza dello stress emozionale (dal quale il Cuore è sempre colpito) con le funzioni ginecologiche e giustifica, per esempio, la depressione post-partum dovuta ad un improvviso vuoto di Sangue nell’Utero, oppure amenorrea o ciclo “disordinato” provocati da un violento shock emotivo.
Reni
Nei Reni si conserva il Jing innato, o Qi “del Cielo Anteriore”. Essi rappresentano il fondamento dello Yin e dello Yang di tutti gli Organi. Infatti è a partire dall’essenza dei Reni che, dopo il concepimento, si sviluppano tutte le strutture dell’organismo: è per questo che vengono spesso denominati “la radice della vita”. La duplice funzione, cioè l’aspetto Yin e quello Yang, acquisisce per il Rene una particolare importanza. Il suo Yin, chiamato anche “Yin primario” o “Acqua di Rene”, è il fondamento di tutte le energie Yin del corpo ed è l’elemento necessario per il concepimento, lo sviluppo e la nascita, quindi presiede la fisiologia della riproduzione. Il suo Yang, chiamato anche Yang primario o “Fuoco di Rene”, è all’origine di tutte le energie Yang e rappresenta la forza motrice di tutti i processi fisiologici dell’organismo, permettendo le molteplici attività di tutti gli organi. “Il mingmen è la radice del Qi originario e la residenza di Acqua e Fuoco. Senza questo il Qi yin dei cinque organi non può nutrire, il Qi yang dei cinque organi non si può esprimere”.
Il Rene conserva il Jing innato e l’energia acquisita, che va ad integrare quella congenita. Parte del Jing si trasforma in Sangue, che è la parte materiale delle mestruazioni, parte si identifica con il Tian Gui, la cui abbondanza o carenza all’interno del Rene influenza l’attività riproduttiva.
Alla pubertà il Tian Gui dà inizio alla mestruazione. Il Su Wen dice: “All’età di 14 anni il tian gui entra in azione, il ren mai circola con energia, il chong mai è florido, le mestruazioni giungono a intervalli regolari e la ragazza può procreare”. Ciclo e Tian Gui terminano contemporaneamente, poiché l’uno influenza l’altro.
La donna in medicina cinese: ciclicità e creatività
La fisiologia femminile in medicina cinese si discosta da quella maschile essenzialmente perché incentrata sui cicli del sangue anziché sulla stabilità del QI, energia.
La ciclicità rispecchia i ritmi della natura nella loro complessità e mutevolezza, la donna, altrettanto complessa e mutevole, alterna pieni e vuoti, yin e yang in funzione della riproduzione. L’instabilità delle sue energie è necessaria al concepimento che non sarà possibile in condizioni relativamente più stabili come prima del menarca, nell’amenorrea o nella menopausa. Nel periodo fertile la donna riflette nelle variazioni del suo corpo e della sua psiche questa criticità.
Nella Medicina Cinese l’asse centrale cuore–rene, fuoco–acqua, yang-yin governa la fisiologia umana: “l’acqua sale a rinfrescare il fuoco, il fuoco scende a riscaldare l’acqua” in particolare governa la vita psichica ed il sistema di gratificazione.
Nella donna l’utero si interpone tra i due poli dell’asse comunicando sia con il Rene che con il Cuore: Rene custode del Jing, delle informazioni del prenatale, della genetica e Cuore generatore e motore del sangue e della psiche.
Il sangue mestruale non sarà come l’altro sangue ma gui “tesoro della fertilità”.
Lo Shen, spirito, psiche, intelletto, è radicato e nutrito dal sangue, la ciclicità di pieno e vuoto di sangue nella donna condiziona lo stato emotivo già fisiologicamente e tanto più nella patologia: da vuoto come nelle metrorragie o nel post-partum, da pieno nelle stasi come nell’endometriosi, nei fibromi uterini, nelle dismenorree. I dolori da stasi di sangue in utero hanno una risonanza emotiva che analoghi dolori in altri settori del corpo non hanno a causa della stretta connessione tra utero e cuore. Vicendevolmente lo stato emotivo, stress, ansia, paura, possono influenzare il ciclo mestruale, l’ovulazione e la fertilità.
Il ciclo mestruale è l’espressione dell’alternanza dello yin e dello yang, anzi la loro reciproca trasformazione. La prima fase a temperatura più bassa, corrisponde allo yin e si conclude con un rialzo di temperatura che indica il sopravvento dello yang, calore e movimento: ovulazione.
La seconda fase a temperatura più alta è espressione dello yang che mantiene l’endometrio per il possibile annidamento dell’ovulo fecondato e che permetterà la crescita dell’embrione. In caso di mancato concepimento la caduta dello yang determinerà lo sfaldamento della mucosa ed il mestruo.
Dall’anamnesi accurata del ciclo è possibile effettuare la diagnosi energetica della paziente, comprendere le sue patologie e le possibili strategie terapeutiche: tonificare lo yang o lo yin, muovere o nutrire il sangue…
La fertilità è la risultante di un complesso equilibrio tra yin, yang, sangue, jing, cuore, rene che rendono ottimale il terreno alla generazione di una nuova vita. Il jing, l’essenza, del nascituro determinerà la sua forza ed ogni sua caratteristica fisica e psichica in ogni manifestazione; sarà la goccia da cui la nuova persona attingerà la vita fino al suo esaurimento, tale essenza deriva dal jing dei genitori al momento del concepimento ed è influenzato dall’equilibrio energetico della madre e del padre.
L’infertilità dunque è una protezione che la natura impone per un terreno non ottimale, l’intervento terapeutico dovrà tendere a ristabilire l’equilibrio senza forzarlo per il benessere della madre e del futuro essere.
ENERGIA degli Oli essenziali
YANG
ANICE
Fa parte delle quattro grandi semenze calde. E’ un olio ad energia Yang.
Gli Elementi in Natura
ACQUA: L’elemento Acqua è un’energia Yin, come la terra femminile e passivo.
in continuo aggiornamento…
I consigli e i suggerimenti che troverete nel sito non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante